da Trasportoeuropa - 28 febbraio 2011
Revocato il fermo degli autotrasportatori siciliani dopo un incontro alla Prefettura di Catania con alcuni rappresentanti della committenza ed alla presenza del sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino. Al termine della riunione, le parti hanno sottoscritto un accordo che stabilisce alcune tariffe per l'autotrasporto delle merci in partenza dalla Sicilia.
Il documento comprende una tabella tariffaria per il trasporto di pallet con importi differenti secondo la regione di destinazione. Le tariffe sono divise anche secondo la tipologia del carico: cassonato, merce povera, pedane cariche e pedane vuote. Per esempio, il viaggio di un cassonato varia da 900 euro per la Calabria a 2200 euro per il Piemonte. Per quanto riguarda i pallet, si spazia da 75 euro per la Calabria a 95 euro per il Piemonte. Inoltre, l'accordo prevede il pagamento entro 60 giorni dalla data della fattura ed un tempo massimo di carico e scarico di due ore.
Il testo dell'intesa
Sull'esito del fermo, è intervenuto in modo critico il segretario generale di Fai Conftrasporto, Pasquale Russo: "L'accordo sottoscritto ieri sera in Prefettura a Catania con alcuni committenti locali dell'ortofrutta non sortisce alcun effetto concreto. Chi garantirà il rispetto di questo accordo? E' un protocollo sottoscritto da una parte della committenza e non da tutti. Esiste una legge dello Stato che obbliga la committenza al rispetto dei costi minimi. La committenza non può disconoscere l'applicazione dell'art. 83 bis legge 133/2008 e del D.Lgs 286/2005 con un protocollo d'intesa sottoscritto solo per calmare gli animi di aziende che non riescono più a sopravvivere al costante aumento dei costi totali di esercizio e del gasolio. E ci lascia perplessi che il rappresentante del Governo si sia prestato alla conclusione di questo pseudo-accordo che di fatto non tiene conto di una legge dello Stato. Questa protesta, seppur, condivisibile non risolve il problema dell'autotrasporto e in particolare di quello siciliano che deve fare i conti con l'insularità".
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